Workflow di architettura: la fase di fattibilità tecnico-economica

06-luglio-2022

In quest'articolo affronteremo la fase 3 del workflow di architettura, ovvero quella relativa alla fattibilità tecnico-economica. In questa fase il progetto si evolve e viene ulteriormente sviluppato, coinvolgendo ulteriori discipline e specialisti, come ingegneri strutturisti, tecnici impiantisti o architetti del paesaggio. Vengono aggiunte le pareti, le aperture, la copertura dell’edificio e vengono considerate le piante e le sezioni per determinare lo sviluppo e le dimensioni, in orizzontale e in verticale, dell’edificio nel suo complesso.

In questa fase entrano in gioco i componenti parametrici, consentendo all’architetto di modellare l’edificio nel livello di dettaglio successivo, il LOD 200, ovvero la fase in cui l’elemento è rappresentato con quantità, dimensioni, forma, posizione e orientamento generici. All’elemento possono anche essere collegate informazioni non grafiche.

La ricca dotazione di strumenti automatizzati offerti da Allplan permette agli architetti di perfezionare rapidamente il modello dell’edificio proposto, grazie alla modellazione e all’applicazione delle modifiche a tutti i componenti interessati.

Dal progetto concettuale al modello con componenti

L’automazione della progettazione è una realtà nell’ambito del BIM. Grazie ai processi di automazione, molte delle attività ricorrenti (e noiose) che fanno parte della progettazione possono venir svolte con accuratezza e rapidità, lasciando al professionista solo il compito di creare. Inoltre, l’automazione del processo permette di applicare a tutti gli elementi del progetto le eventuali modifiche e varianti studiate nelle fasi precedenti, risolvendo in questo modo uno dei temi di design più sentiti: evitare errori nell’applicazione di varianti ex post.

Sviluppare varianti personalizzate della copertura

Una volta analizzato il sito e sviluppato il modello volumetrico con l’ausilio della progettazione per componenti e oggetti offerta da Allplan e verificate le varianti volumetriche, è possibile ancora valutare ulteriori opzioni, come ad esempio quelle che riguardano la copertura dell’edificio.

Anche in questo caso le varianti possono essere esaminate (e applicate) comodamente attraverso gli strumenti intelligenti di progettazione di cui dispone la piattaforma Allplan. Nel design della forma del tetto può essere definita la forma migliore (a parità di rispetto delle normative edilizie precedentemente importate) per ottimizzare ulteriormente la progettazione dell’edificio. Gli strumenti di modifica intelligente che entrano in gioco in questa fase permettono ad esempio di gestire le pendenze negative, così come di gestire le pareti e le facciate, che si adeguano automaticamente a ogni modifica apportata alla copertura.

sviluppo copertura edificio con Allplan

Sfruttare strumenti per viste e sezioni

Allplan ha nella precisione e nella capacità di precisare dettagli progettuali la propria caratteristica distintiva. È in questa fase che il progettista crea tavole con elevato grado di dettaglio e verifica lo sviluppo verticale del progetto e la sua fattibilità. Inoltre, una volta sviluppato il modello verticale in tavola, si possono estrarre comodamente le viste e le sezioni che servono a migliorare la comprensione della struttura dell’opera.

In questo momento, il progettista crea elaborati e tavole nello stile e nel formato che più gli è utile ed è già in grado di presentare il progetto attraverso strumenti dedicati.

differenti elaborati di Allplan

Guarda i nostri video esplicativi che mostrano la grande semplicità operativa di Allplan durante l'intero workflow di architettura.

 


 

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