Il Common Data Environment e l'interoperabilità offerta da Allplan

16-aprile-2020

La trasformazione digitale che ha investito il mondo della progettazione ha avuto come innegabile effetto un aumento esponenziale della quantità di informazioni che gli studi si trovano a gestire. Non solo informazioni di tipo geometrico, ma anche semantico. Il BIM è in questo senso l’ambiente perfetto dove gestire in maniera precisa, aggiornata e senza collisioni o incongruenze, le informazioni e i contenuti prodotti da competenze professionali diverse.

In particolare il mondo BIM ha reso evidenti i vantaggi della collaborazione fra queste competenze ponendo al tempo stesso una sfida di alto livello: come gestire senza errori lo scambio di informazioni? Come rendere efficace e semplice e la loro circolazione?

 

UN AMBIENTE UNICO DI LAVORO

Il BIM come detto è l’ambiente perfetto per far confluire competenze, informazioni e modelli diversi. Poiché è un ambiente prima di tutto aperto, collaborativo e capace di parlare secondo una lingua neutra (il formato IFC). Ma come realizzare le condizioni per verificare la coerenza dei vari modelli federati creati con il modello complessivo? La prima vera sfida del BIM si vince nel CDE, il Common Data Environment. L’ambiente in cui vengono messi in comune i dati. È in un certo senso l’archivio comune a cui i professionisti coinvolti possono  attingere secondo le proprie necessità e competenze.

In questo ambiente il responsabile BIM del progetto può caricare diversi modelli federati contemporaneamente e verificarne la coerenza, con il modello generale innanzitutto, ma anche fra loro, e può evidenziare eventuali mancanze, ridondanze e conflitti.

Il Common Data Environment è l’ambiente da cui si attingono e in cui si condividono i modelli aggiornati.

La seconda sfida del BIM riguarda l’interoperabilità, che è possibile vincere con il BIF, il BIM Integration Framework, attraverso cui è possibile associare al common data environment ogni tipo di software BIM. La proposta BIF di Allplan è Allplan BIMPlus, attraverso cui è possibile eseguire il versioning dei diversi modelli, gestire varie comunicazioni all’interno del modello e associare al common data environment anche strumenti non associati al BIM. Un esempio della flessibilità e delle potenzialità di interoperabilità offerte da Allplan BIMPlus è la possibilità di associare – ad esempio – file Excel al CDE, mettendo a disposizione elenchi e fogli di calcolo.

Se vuoi approfondire le possibilità offerte dal Common data environment di Allplan scarica il white paper.

 

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